Per gli appassionati di frutti di mare, le ostriche sono, senza dubbio, una delle migliori prelibatezze che il mare ci offre. Ma, allo stesso tempo, è anche una delle più ‘problematiche’ quando si tratta di servire a tavola. La ragione? L’eterna lotta per aprirli correttamente. Ed è che, più sono freschi, più “resistono”. Ecco alcuni suggerimenti per evitare di prendere un dito nel tentativo.
Per prima cosa proteggere il palmo della mano con un panno piegato. Su di esso posiziona l’ostrica con il lato più profondo del guscio rivolto verso il basso.
Infilate la punta di un coltello (ce ne sono di appositi per aprire le ostriche) attraverso il lato più stretto del guscio, diremmo attraverso il cardine, e individuate il suo muscolo. Fare dei movimenti molto delicati ai lati, allo stesso tempo, introdurre il coltello verso l’interno, tra le due metà del guscio.
Una volta che la lama del coltello è penetrata nel guscio, taglia il muscolo adduttore dell’ostrica dalla parte superiore del guscio.
Quando sono aperte, bisogna passarle in un po’ d’acqua e metterle a fontana su un letto di ghiaccio tritato.
Ricorda che se quando apri l’ostrica ne trovi una semiaperta, la sua carne ha una consistenza morbida o un aspetto lattiginoso, scartala immediatamente, perché tutti questi sono segni che non è idonea al consumo.